Dolore al petto, davvero ci si deve preoccupare sempre?

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Per diversi motivi ed in qualsiasi momento della propria vita può capitare di avvertire un dolore al petto. 

In questi casi la domanda che ci si pone è sempre la stessa ovvero se c’è da preoccuparsi sempre oppure no.

In realtà è possibile dire che questa è una manifestazione clinica legata a diverse condizioni definite morbose, alcune gravi mentre altre meno gravi.

Ma, quali sono esattamente le cause del dolore al petto e quando bisogna allarmarsi: scopriamolo insieme grazie al supporto di Sportiva Mens noto blog di salute e benessere che ci aiuterà a capire meglio quando c’è bisogno di un intervento medico 

Cosa si intende per dolore al petto e quali sono le varie caratteristiche

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Quando si parla di dolore toracico, si fa riferimento ad un sintomo legato a delle condizioni morbose, alcune gravi e altre invece meno gravi. 

A seconda di quelle che sono le cause che hanno provocato la comparsa del dolore, ecco che questo potrà presentarsi sotto diverse forme e quindi avere diverse caratteristiche.

È infatti possibile parlare di dolore acuto o sordo o bruciante oppure di un dolore pressante o schiacciante.

In quest’ultimo caso il paziente avverte l’impressione che qualcosa gli stia comprimendo il torace. 

Invece, sempre in base a quelle che sono le varie cause questo dolore può concentrarsi:

  • al centro in questo caso si parla di dolore al petto centrale;
  • a sinistra viene comunemente chiamato dolore toracico sinistro;
  • a destra parliamo di dolore localizzato nella parte destra del torace.

È molto importante, quando si avverte dolore al petto, cercare di prendersi un attimo di tempo, respirare a fondo e capire in che zona viene percepito questo dolore, non solo per localizzare meglio qual è la parte interessata, ma anche perché potrebbe rivelarsi utile nel caso in cui ci si rechi in pronto soccorso per fornire quante maggiori informazioni possibili al personale medico

Le cause più comuni

Ma, cosa provoca la comparsa del dolore al petto e quali sono le cause?

In realtà a tali domande è possibile rispondere affermando che possono essere diverse le cause che provocano la comparsa di tale forma di dolore.

Tra le più comuni occorre menzionare:

  • le malattie polmonari e le malattie di cuore;
  • episodi di mastite;
  • infezione da herpes zoster nota a tutti semplicemente come fuoco di Sant’Antonio;
  • fratture costali e quindi alle costole;
  • costocondrite e sindrome di Tietze;
  • episodi di pancreatite;
  • patologie delle vie biliari e della cistifellea;
  • patologia gastroesofagee che interessano quindi l’esofago e lo stomaco;
  • infortuni dei muscoli pettorali e dei muscoli intercostali.

Nello specifico, facendo riferimento al dolore al petto causato dalle malattie di cuore è possibile dire che tra le cardiopatie principali associate al disturbo vi troviamo l’infarto del miocardio, la miocardite angina pectoris, pericardite, cardiomiopatie e valvulopatie.

Mentre, invece, tra le varie malattie polmonari che possono provocare la comparsa del dolore al petto è possibile menzionare l’asma, ipertensione polmonare, pneumotorace, embolia polmonare, polmonite e pleurite.

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Quando il dolore al petto è preoccupante

Non sempre uno spasmo al petto è da associare ad una condizione preoccupante ma in alcuni casi purtroppo lo è.

Quando occorre quindi chiedere immediatamente l’intervento del medico?

Nello specifico tale fastidio va considerato un campanello d’allarme quando insieme a questo fastidio compaiono anche altri sintomi.

Tra questi:

  • febbre;
  • tosse;
  • vomito;
  • nausea;
  • palpitazioni;
  • vertigini;
  • sudorazione profusa;

Il dolore al petto non va quindi mai sottovalutato in quanto può essere legato a diverse condizioni per le quali è richiesto l’intervento del medico e anche qualche secondo di ritardo nella diagnosi può costare molto ed essere addirittura fatale. 

Per poter effettuare una corretta valutazione e capire quali sono le cause che provocano tale dolore, solitamente viene effettuato un esame obiettivo e un’anamnesi.

In seguito, a seconda di quelle che sono le circostanze si può scegliere di procedere con esami specifici quali l’ecocardiogramma oppure l’elettrocardiogramma, una coronarografia oppure una radiografia del torace o una risonanza magnetica.