In quali luoghi c’è l’obbligo del defibrillatore?

L’arresto cardiaco improvviso è una delle principali cause di morte in Italia e nel mondo. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, ogni anno in Italia si verificano circa 60.000 arresti cardiaci extraospedalieri. In molti casi, l’accesso tempestivo a un defibrillatore può fare la differenza tra la vita e la morte. Ma quali sono i luoghi in Italia dove è obbligatorio avere un defibrillatore? 

Cos’è un defibrillatore?

Il defibrillatore è un dispositivo medico essenziale per il trattamento delle emergenze cardiache, in particolare per la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare senza polso, due condizioni che possono portare rapidamente all’arresto cardiaco. L’utilizzo tempestivo di un defibrillatore può salvare la vita di una persona in arresto cardiaco, ripristinando il ritmo normale del cuore tramite l’erogazione di una scarica elettrica controllata. Il principio di funzionamento di un defibrillatore è basato sull’erogazione di una scarica elettrica che attraversa il cuore. Questa scarica interrompe temporaneamente tutte le attività elettriche del cuore, permettendo al sistema di conduzione cardiaca naturale di ripristinare un ritmo normale. 

La rapidità di intervento è cruciale in caso di arresto cardiaco. Ogni minuto che passa senza defibrillazione riduce le probabilità di sopravvivenza del 7-10%. Ecco perché la disponibilità di DAE in luoghi pubblici e la formazione della popolazione sull’uso di questi dispositivi sono aspetti fondamentali per aumentare le possibilità di sopravvivenza.

La Normativa Italiana sull’obbligo del defibrillatore

La normativa italiana sull’obbligo dei defibrillatori è regolata da diversi decreti e leggi che si sono succeduti nel tempo. Tra i principali riferimenti normativi troviamo il Decreto Ministeriale del 18 marzo 2011 e il Decreto Balduzzi del 24 aprile 2013. Questi decreti hanno stabilito le linee guida per la dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori automatici esterni (DAE) in ambito extraospedaliero.

L’introduzione dell’obbligo dei defibrillatori è stata graduale e ha coinvolto vari attori istituzionali. Due decreti fondamentali hanno segnato la strada:

  1. Decreto Ministeriale del 18 marzo 2011: Questo decreto ha introdotto le prime linee guida per la dotazione e l’uso dei defibrillatori in contesti extraospedalieri.
  2. Decreto Balduzzi del 24 aprile 2013: Questo decreto ha ampliato e specificato le disposizioni precedenti, stabilendo l’obbligo di dotazione dei defibrillatori soprattutto negli impianti sportivi.
    Le disposizioni regionali sull’obbligo del defibrillatore

    Le regioni italiane hanno un ruolo cruciale nella regolamentazione dell’obbligo dei defibrillatori. Alcune regioni, come la Lombardia e il Piemonte, hanno emanato leggi specifiche che ampliano l’obbligo della presenza dei DAE anche a ulteriori categorie di luoghi pubblici e privati.
    1. Lombardia: La Regione Lombardia, ad esempio, ha adottato una normativa molto stringente che prevede la presenza di defibrillatori in tutti i luoghi pubblici con una grande affluenza di persone, comprese le scuole e le pubbliche amministrazioni.
    1. Piemonte: In Piemonte, la legge regionale impone la dotazione di DAE non solo negli impianti sportivi, ma anche nelle palestre scolastiche e nei centri ricreativi.

Luoghi con obbligo del defibrillatore

  1. Impianti Sportivi: Una delle categorie principali soggette all’obbligo di dotarsi di defibrillatori sono gli impianti sportivi. Secondo il Decreto Balduzzi, tutti gli impianti sportivi, sia pubblici che privati, devono essere dotati di un defibrillatore semiautomatico. Questo obbligo del defibrillatore nelle palestre riguarda non solo le grandi strutture, ma anche i piccoli centri sportivi e le palestre.
  2. Scuole: Le scuole rappresentano un altro luogo dove la presenza dei defibrillatori è fortemente raccomandata, anche se non sempre obbligatoria per legge. Tuttavia, molte Regioni italiane hanno adottato normative locali che impongono la presenza di DAE nelle scuole, soprattutto quelle con un numero elevato di studenti o con attività sportive particolarmente intense.
  3. Aeroporti e Stazioni Ferroviarie: Gli aeroporti e le stazioni ferroviarie sono luoghi ad alta affluenza dove l’obbligo di avere un defibrillatore è dettato dalla necessità di garantire un pronto intervento in caso di emergenza. Questi luoghi sono spesso dotati di più dispositivi distribuiti strategicamente per coprire l’intera area.
  4. Centri Commerciali: Anche i centri commerciali, data la loro alta frequentazione, devono essere dotati di defibrillatori. La presenza di questi dispositivi è fondamentale per garantire la sicurezza dei visitatori in caso di emergenza cardiaca.

L’obbligo del defibrillatore nelle aziende

La Legge Balduzzi del 2012 ha introdotto l’obbligo di dotarsi di defibrillatori, principalmente per gli impianti sportivi. Tuttavia, per quanto riguarda le aziende, l’obbligo non è così chiaro e definito a livello nazionale. Nonostante ciò, ci sono diverse linee guida e raccomandazioni che incoraggiano l’installazione di DAE in vari contesti lavorativi, soprattutto quelli ad alto rischio.

Obblighi Specifici per le Aziende

  1. Luoghi di Lavoro ad Alto Rischio: Se un’azienda opera in un settore ad alto rischio, come l’industria manifatturiera o la costruzione, è fortemente raccomandato, se non obbligatorio in alcune regioni, dotarsi di defibrillatori. Questi ambienti presentano un elevato rischio di incidenti e avere un DAE a disposizione può fare la differenza tra la vita e la morte.
  2. Grandi Aziende e Luoghi di Alta Affluenza: I centri commerciali, i grandi uffici e altri luoghi con un numero elevato di persone sono spesso incentivati a installare defibrillatori. Alcune regioni italiane hanno regolamenti specifici che richiedono la presenza di DAE in questi luoghi, per garantire una maggiore sicurezza.
  3. Settore Sanitario: Nelle strutture sanitarie private, come cliniche e laboratori diagnostici, la presenza di defibrillatori è obbligatoria. Questo è essenziale per garantire interventi tempestivi in caso di emergenza.


    Anche se non esiste un obbligo nazionale uniforme che imponga a tutte le aziende di dotarsi di defibrillatori, in Italia ci sono diverse normative e raccomandazioni che ne promuovono l’uso nei luoghi di lavoro, specialmente quelli ad alto rischio. Le aziende sono quindi fortemente incoraggiate a seguire queste linee guida per garantire la sicurezza dei propri dipendenti e visitatori. Installare un defibrillatore può essere un investimento decisivo per salvare vite umane in situazioni di emergenza cardiaca.

Presenza di Defibrillatori nelle Ambulanze Private

I defibrillatori sono strumenti fondamentali per garantire interventi tempestivi ed efficaci in caso di emergenze cardiache. La loro presenza a bordo delle ambulanze, comprese quelle private, è cruciale per aumentare le probabilità di sopravvivenza delle persone colpite da arresto cardiaco. Le ambulanze private, spesso utilizzate per il trasporto sanitario e per servizi di emergenza, sono dotate di modelli di defibrillatori all’avanguardia, garantendo così un alto livello di assistenza.

Questi dispositivi medici sono progettati per essere facili da usare anche in situazioni di stress, fornendo istruzioni chiare e guidate per eseguire la defibrillazione. La presenza di defibrillatori nelle ambulanze private assicura che gli operatori sanitari possano intervenire prontamente e con efficacia, riducendo il tempo di intervento e migliorando le possibilità di esito positivo.

Di seguito, una tabella che illustra i modelli di defibrillatori presenti nei mezzi sanitari di diverse ambulanze private, con l’indicazione delle relative province:

Modello DefibrillatoreAmbulanza Privata
Zoll AED PlusAmbulanza privata Rm
Philips HeartStart FRxAmbulanza privata Mi
Lifepak CR2Ambulanza privata Na
Defibtech Lifeline AEDAmbulanza privata To
Heartsine Samaritan PADAmbulanza privata Fi
Cardiac Science Powerheart G3Ambulanza privata Bo
Physio-Control Lifepak 1000Ambulanza privata Ve
Mindray BeneHeart C1AAmbulanza privata Pa
Primedic HeartSave AEDAmbulanza privata Ge
Schiller Fred EasyportAmbulanza privata Rc

Formazione e manutenzione dei defibrillatori

L’obbligo di dotarsi di un defibrillatore comporta anche la necessità di garantire che il personale sia adeguatamente formato per utilizzarlo. La formazione è un aspetto fondamentale per assicurare un intervento tempestivo ed efficace in caso di arresto cardiaco. Molte Regioni prevedono corsi di formazione specifici per il personale che opera in luoghi dove è presente un DAE.

Inoltre, la manutenzione dei defibrillatori è un altro aspetto cruciale. I dispositivi devono essere regolarmente controllati e mantenuti in condizioni operative ottimali. La mancata manutenzione può compromettere la funzionalità del defibrillatore nel momento del bisogno.

La presenza di defibrillatori nei luoghi pubblici e privati è una misura essenziale per salvaguardare la salute dei cittadini. La normativa italiana, integrata dalle disposizioni regionali, cerca di garantire che questi dispositivi salvavita siano disponibili nei luoghi a maggiore rischio di arresto cardiaco. 

Tuttavia, la sfida non si esaurisce con la dotazione dei DAE, ma prosegue con la necessità di formazione continua e manutenzione costante. Solo così si può garantire che i defibrillatori siano pronti a salvare vite in ogni momento e in ogni luogo.