Risonanza magnetica: cos’è, come funziona e quanto costa

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Controllare il proprio stato di salute è fondamentale e talvolta, vi è la necessità di farlo con degli specifici esami. Uno di quelli più diffusi è la risonanza magnetica. Anche chiamata “risonanza magnetica nucleare”, si tratta di un esame di tipo diagnostico che viene utilizzato per rendere le parti interne del corpo umano visibili. È utilissimo: non è un caso infatti, che molti cercano sui motori di ricerca “risonanza magnetica Vicenza” o dove farla in qualunque altra città italiana, proprio perché se ne ha bisogno in vari campi medici. La risonanza magnetica infatti, ha vari campi di applicazione: vediamo quali sono e come funziona questo particolare esame.

Come funziona la risonanza magnetica

La risonanza magnetica funziona sfruttando un movimento angolare e rotatorio dei protoni dotati di un momento magnetico. Analizza il periodo di tempo che i nuclei impiegano a tornare nella posizione iniziale, creando una sorta di mappa tridimensionale delle parti del corpo che si stanno analizzando. Vi è anche la risonanza magnetica con contrasto che richiede utilizzare un specifico mezzo. Tale mezzo di contrasto si inietta nel paziente per via endovenosa in modo da ottenere le immagini di tessuti, organi e vasi sanguigno in modo più dettagliato e nitido.

Cosa analizza la risonanza magnetica 

L’esame permette di analizzare i dischi intervertebrali, le forme tumorali, la vascolarizzazione dei tessuti e lo stato generale delle articolazioni. Può essere utilizzato in più campi medici. Infatti, viene utilizzata in ambito ortopedico per ottenere delle immagini delle varie ossa o della colonna vertebrale. Inoltre, può essere utilizzato in campo oncologico per evidenziare la presenza di tumori o quello cardiologico per analizzare eventuali disfunzioni di tipo cardiaco. È anche utilizzata in campo a gastroenterologico per ottenere un’immagine chiara dei tessuti e capire la presenza di eventuali problemi. Si utilizza anche per analizzare la vascolarizzazione venosa e arteriosa.

Come prepararsi per una risonanza magnetica

Non bisogna osservare digiuno o altre regole alimentari prima di fare una risonanza magnetica. La cosa importante è che il soggetto nel momento in cui fa questo esame, non indossi indumenti o oggetti con parti metalliche. A scrivere poi il referto sarà il radiologo che potrà evidenziare quanto è emerso dall’esame. Poi successivamente, a seconda del campo di applicazione, ci si rivolge allo specialista. Ad esempio, in caso di problemi alle ossa, ad un ortopedico oppure ad un neurologo, o a specialisti di un particolare campo, in caso di altri tipi di problematiche.

Quanto costa una risonanza magnetica

Il costo della risonanza magnetica è alquanto variabile. In genere è a carico del Sistema Sanitario Nazionale e costa 66 euro. Invece, per chi vuole effettuare una risonanza magnetica in una clinica privata, il costo può variare dai 90 ai 750 circa. Chi è sottoposto al beneficio di esenzione del pagamento ticket, può fare la risonanza magnetica gratis. Inoltre, possono fare una risonanza magnetica gratuita, coloro che soffrono di patologie croniche e rare, gli invalidi, chi ha avuto una diagnosi di tumore precoce e anche le donne in stato di gravidanza. A dire il vero però, la risonanza se non per casi estremi, è sconsigliata per chi è in attesa. Inoltre, il costo può anche variare a seconda del tipo di risonanza eseguita. Ad esempio, quella aperta può avere un costo più alto: in genere è ideale per anziani, bambini, persone con obesità o per chi soffre di claustrofobia e attacchi di panico.