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Intervento cataratta: come funziona, durata e recupero

12 Novembre 2019 by isan.hydi

La cataratta è una delle patologie oculistiche più note e diffuse. E’ una malattia che insorge tipicamente in età avanzata, e si manifesta con un deterioramento del cristallino.

Il cristallino è quella parte dell’occhio che funziona un po’ come una lente naturale, permettendo di mettere a fuoco gli oggetti. Con il passare degli anni, il cristallino tende a opacizzarsi, e di conseguenza la vista a peggiorare.

I primi campanelli d’allarme possono essere la presbiopia, la difficoltà nel distinguere i colori e un peggioramento della vista in condizioni di scarsa luminosità, unita a fotosensibilità (sensazione di fastidio in presenza di luci forti).

Pertanto, se si iniziano ad avere difficoltà a guidare col buio, o si riscontrano problemi nel leggere un libro, è indicato sottoporsi a una visita oculistica per risalire alle cause della problematica.

Clinicamente si distinguono tre tipologie differenti di cataratta, a seconda della zona del cristallino in cui si manifesta: se è al centro si parla di cataratta nucleare, se è ai lati di cataratta corticale. Infine, se la patologia inizia dalla parte posteriore, siamo in presenza di un caso di cataratta sottocapsulare posteriore.

Ad oggi, l’unica terapia risolutiva per trattare la cataratta consiste nell’intervento chirurgico. Il primo step è un taglietto sulla cornea, per poter raggiungere il cristallino. Per questa operazione viene usato in genere il laser a femtosecondi, ma può essere eseguita anche manualmente dal chirurgo.

Il cristallino colpito da cataratta viene frantumato e rimosso, collocando al suo posto una lente intraoculare artificiale. La nuova lente viene inserita piegata nell’occhio, e si apre una volta collocata: in questo modo non è necessario chiudere la cornea applicando dei punti di sutura.

Prodotto in plastica biocompatibile, il nuovo cristallino è progettato sulla base delle caratteristiche del paziente, e lo accompagnerà per tutta la vita. Nella scelta della lente il chirurgo terrà conto dello stile di vita del paziente, di eventuali miopie e necessità particolari.

Quando fare intervento cataratta, quanto dura e in quanto si recupera

La doverosa premessa è che, anche in assenza di patologie oculistiche (miopia, presbiopia, ecc.) è sempre opportuno eseguire una visita oculistica completa una volta l’anno presso uno specialista di fiducia. Anche in campo oculistico infatti, la prevenzione è una delle migliori cure.

Una cataratta diagnosticata precocemente è più semplice da trattare. Infatti non è necessario, nè tantomeno consigliato dai medici, che la patologia sia arrivata a uno stadio avanzato prima di procedere con il trattamento chirurgico.

Un cristallino già attaccato in modo importante assume una consistenza diversa da quella di un cristallino sano, aumentando di densità man mano che il disturbo avanza. Questo può comportare un intervento chirurgico più lungo e complesso: pertanto è bene, all’insorgere di primi sintomi sospetti, consultarsi con il proprio oculista per valutare se si tratti di cataratta, ed eventualmente se sia il caso di programmare un intervento. Se, in assenza di altre patologie, si nota un peggioramento della vista, o una forte sensibilità alla luce, è il momento di fare qualche accertamento.

L’intervento chirurgico viene svolto in day – hospital, e l’operazione, praticamente indolore, dura in media 10 minuti. Viene eseguita in anestesia locale, applicando alcune gocce di collirio anestetico.

Il paziente può fare ritorno a casa il giorno stesso, e già dopo un paio di giorni potrà iniziare a svolgere le sue normali attività quotidiane.

Uniche accortezze, indossare occhiali scuri seguendo le indicazioni dell’oculista, evitare sforzi fisici nelle due settimane seguenti, e non esporsi a sbalzi di temperatura. Inoltre, il chirurgo prescriverà un collirio antibiotico da applicare per i giorni successivi.

I tempi di recupero possono allungarsi nel caso il paziente soffra di altre patologie alla vista, situazioni che vengono valutate caso per caso dai medici curanti.

Conclusioni sulla Cataratta

Al giorno d’oggi, fortunatamente, curare la cataratta è possibile, e con risultati sempre migliori. Pertanto, se si riscontra un peggioramento nella vista, non è il caso di rimandare gli accertamenti dall’oculista.

L’intervento per la cataratta è un’operazione veloce e praticamente indolore. Inoltre, anche in questo campo la ricerca va avanti, e sempre più spesso vengono impiegate lenti intraoculari multifocali.

Oltre a curare la cataratta, queste lenti correggono anche i difetti visivi del paziente, che così potrà smettere di utilizzare gli occhiali, una volta operato.

Fonte delle informazioni: https://www.oculistanizzola.it/operazione-occhi/intervento-cataratta/

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