Di cosa si occupa il tecnico ortopedico?

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Tutti sappiamo bene di cosa si occupa l’ortopedico, molti di noi ne hanno avuto esperienza diretta per essersi rivolti a lui dopo aver riportato un trauma, per una caduta o per un arto dolorante. Il medico effettua la diagnosi e prescrive una cura. In alcuni casi il medico si avvale della collaborazione del tecnico ortopedico, capiamo meglio di cosa si occupa questo professionista.

L’ortopedico ed il tecnico in ortopedia

La visita ortopedica è focalizzata all’analisi di ossa, muscoli ed articolazioni per verificarne la struttura e la funzionalità. Lo specialista ortopedico valuta la struttura e la funzionalità dell’apparato locomotore, con l’obiettivo di individuare eventuali patologie o gli esiti di trauma. Durante la visita il paziente deve riferire al medico tutti i sintomi, presentare gli esami diagnostici in suo possesso e riportare tutte le informazioni rilevanti per una diagnosi corretta, per esempio lavoro e sport praticato oppure la presenza di malattie ereditarie.

In alcuni casi il medico specialista prescrive al paziente un presidio ortopedico, per esempio un busto correttivo o un sottopiede. Queste situazioni richiedono l’intervento di un’altra figura professionale, quella del tecnico ortopedico, che è specializzato nella progettazione e costruzione di protesi e di ausili sostitutivi o correttivi dell’apparato locomotore.

Il percorso formativo e l’esperienza

La formazione scolastica prevede un percorso di studi in ambito medico, la laurea triennale in professioni sanitarie tecniche, con indirizzo in tecniche ortopediche. Successivamente il tecnico ortopedico continua la sua formazione con corsi di aggiornamento, perfezionamento e specializzazione per tutta la durata della carriera lavorativa. Questo è un ambito in continua evoluzione.

Il tecnico ortopedico può lavorare presso le ortopedie, simili a studi medici ma dotati di vere e proprie officine in cui protesi ed ausili sono progettati e realizzati. Si tratta di fasi di lavoro delicate, durante le quali il tecnico opera sulla base delle indicazioni fornite dall’ortopedico, ma in cui mette in campo tutte le proprie conoscenze e tutta la propria esperienza. L’abilità e l’esperienza rivestono particolare rilievo e sono il valore aggiunto di ortopedie come la Sanitaria Parma Ortopedia Scita che opera dal 1961 e che hanno tramandato nelle generazioni la passione per questo lavoro.

Empatia e capacità relazionali

Il paziente che entra nell’officina ortopedica trova un ambiente accogliente e professionale in cui sentirsi a proprio agio. Molto spesso si tratta di affrontare problemi di salute delicati, che hanno un risvolto psicologico importante e che richiedono al paziente di affrontare le proprie fragilità. Il tecnico in ortopedia dev’essere dotato di una buona capacità di ascolto, orientato al cliente e alla creazione di una relazione empatica.

Parte del lavoro consiste nel confrontarsi con il paziente per perfezionare gli ausili, in modo che siano completamente aderenti alle sue necessità terapeutiche. Partendo dalla conoscenza dei vari presidi ortopedici e dell’anatomia e fisiologia umana, il professionista crea un ausilio medico su misura per ogni singolo paziente. Il dispositivo viene poi collaudato e testato insieme al paziente stesso per eliminare eventuali punti problematici. Il tecnico lavora come un sarto che confeziona un abito su misura e lo mette in prova per verificare che sia davvero perfetto. Egli cura sia l’aspetto terapeutico che quello estetico, affinché il paziente sia a proprio agio nella vita quotidiana. È una figura importante di supporto nella fase riabilitativa e nell’insegnamento dell’uso degli ausili.

Concludendo

La professione del tecnico ortopedico è delicata e complessa, richiede abilità e conoscenze trasversali nel campo della medicina, per la gestione del problema fisico e della cura, delle relazioni per la necessità di creare un clima aperto e collaborativo con il paziente e il medico specialista, infine della conoscenza tecnica di materiali e ausili.