Cos’è il caffè verde?

Il mondo del caffè è ricco di sfaccettature. Una delle più interessanti è il caffè verde. Nonostante se ne parli spesso, ancora tante persone non hanno idea delle sue peculiarità e benefici. Scopriamo assieme qualche informazione in più nelle prossime righe.

Caffè verde: di cosa si tratta?

Il caffè verde altro non è che il caffè che conosciamo tutti, con una piccola differenza: i semi non sono stati sottoposti a tostatura. In virtù di ciò, è maggiore la ricchezza in acido clorogenico, un composto le cui proprietà saranno oggetto dei prossimi paragrafi.

Profilo nutrizionale

Il profilo nutrizionale del caffè verde è caratterizzato dalla presenza di vitamine del gruppo B – vitamina B6, tiamina, riboflavina, niacina – ma anche da folati. Per quanto riguarda i minerali, possiamo trovare calcio, fosforo, magnesio, potassio e zinco.

Come già detto, è possibile trovare anche l’acido clorogenico, classificato a livello chimico come un polifenolo.

Benefici

I benefici del caffè verde sono numerosi. Come si legge in questo articolo, rispetto al caffè tostato è molto meno acido. Questo rappresenta un grande vantaggio per chi, pur soffrendo di problematiche come il reflusso gastroesofageo, non ha intenzione di rinunciare a una buona tazza di caffè la mattina.

In generale, non essendo, come già detto, sottoposto a tostatura, le peculiarità nutrizionali tipiche della pianta vengono mantenute di più rispetto a quanto non accade con il caffè tradizionale.

Proseguendo con l’elenco delle proprietà del caffè verde, è doveroso citare la quantità inferiore di caffeina. In questo frangente, parliamo di un aspetto positivo per chi soffre d’insonnia.

Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno all’acido clorogenico. Questo polifenolo ha diverse implicazioni positive per la salute. Nell’elenco è possibile includere la sua capacità di controllare la pressione arteriosa, così come l’influenza sui livelli di colesterolo, la cui stabilità è fondamentale per il cuore.

Si potrebbe andare avanti ancora a parlare dei motivi per cui l’acido clorogenico fa bene! Oltre agli aspetti appena considerati, è il caso di rammentare la capacità di migliorare il transito intestinale, senza dimenticare l’effetto detox.

Dosi e controindicazioni

Parliamo ora del nodo dei dosaggi e delle controindicazioni all’assunzione. In linea di massima, si considera sicura una dose quotidiana compresa tra i 400 e i 500 mg al giorno (il range è superiore rispetto a quello del caffè tradizionale in quanto, come già accennato, è inferiore la quantità di caffeina).

Doveroso è sottolineare che si tratta di una stima di massima.

I dosaggi consigliati, infatti, possono cambiare a seconda della formulazione scelta. Quali sono le alternative al proposito? Diverse. Il caffè verde si può trovare in compresse, in bustine solubili, in capsule. Da non dimenticare è altresì la possibilità di trovare il caffè verde in polvere. In questo caso, si parla di un prodotto molto popolare in quanto, per gustare un infuso speciale, è possibile prenderne due o tre cucchiai e scioglierli in acqua calda.

Oltre al dosaggio, è bene considerare anche il momento dell’assunzione. Per ottimizzare l’assorbimento degli attivi, si raccomanda di procedere prima dei pasti principali. Si tratta di un accorgimento prezioso soprattutto ai fini della regolarizzazione dei livelli di zucchero nel sangue.

Cosa dire, invece, delle controindicazioni?

Che bisognerebbe evitare l’assunzione di caffè verde in caso di gravidanza, ma anche in allattamento. Lo stesso si può dire pure per i casi di tachicardia. Nel novero delle controindicazioni all’assunzione del caffè verde è possibile includere anche gli stati d’ansia, la sindrome del colon irritabile, le problematiche di tipo emorragico, il glaucoma.

Chi soffre d’insonnia, in linea generale tollera bene la bevanda. Tutto, però, dipende dalla sensibilità del singolo individuo. Se si è in terapia con dei farmaci, prima di assumere il caffè verde è sempre il caso di chiedere consiglio al proprio medico curante.