Sostituzione protesi mammarie: tutto quello che c’è da sapere
La sostituzione delle protesi mammarie è un intervento chirurgico che le donne possono considerare per diversi motivi, inclusi problemi con le protesi attuali, il desiderio di cambiare dimensione o forma, o la semplice necessità di sostituire impianti vecchi. In questo articolo, approfondiremo gli aspetti chiave da considerare se si sta pensando alla sostituzione delle protesi mammarie.
Ci aiuterà in questo viaggio il dott. Fabrizio De Biasio, esperto di medicina estetica a Udine, che grazie alla grande esperienza nel mondo della mastoplastica additiva nel capoluogo friulano potrà fornirci una panoramica professionale e competente per quanto riguarda la vita delle protesi seno.
Quando considerare la sostituzione
La durata delle protesi mammarie può variare, ma generalmente si raccomanda di valutare la loro sostituzione ogni 10-15 anni. La durata delle protesi mammarie può essere influenzata da diversi fattori, tra cui il tipo di impianto (silicone o soluzione salina), la tecnica chirurgica utilizzata, le caratteristiche individuali del tessuto mammario del paziente, e potenziali complicazioni post-operatorie come la contrattura capsulare. Inoltre, la cura e il monitoraggio regolare da parte del paziente, insieme a controlli periodici con il chirurgo, svolgono un ruolo cruciale nel mantenere la funzionalità e l’aspetto delle protesi nel tempo.
Tipi di protesi e opzioni di sostituzione
Esistono diversi tipi di protesi mammarie, inclusi impianti al silicone, al sale fisiologico e strutturati. La scelta del tipo di protesi per la sostituzione dipenderà dalle preferenze individuali, dalla struttura corporea e dai consigli del chirurgo.
Il processo della sostituzione
La sostituzione delle protesi mammarie può variare da una semplice sostituzione degli impianti esistenti a procedure più complesse che richiedono la modifica o la rimozione della capsula periprotesica. L’intervento viene generalmente eseguito in anestesia locale con sedazione e può durare tra i 45 e i 90 minuti.
Recupero e convalescenza
Dopo l’intervento, è comune sperimentare gonfiore e lividi. I pazienti possono generalmente tornare al lavoro entro 10-14 giorni e si consiglia di evitare attività fisica intensa per 3-4 settimane. Il gonfiore inizia a risolversi entro 3 settimane a 1 mese.
Per favorire una convalescenza ottimale dopo la sostituzione delle protesi mammarie, è fondamentale seguire alcune indicazioni: riposo adeguato, evitare sollevamenti pesanti e attività fisica intensa per le prime settimane, indossare un reggiseno di supporto come indicato dal chirurgo, mantenere l’igiene dell’area operata senza esporla direttamente all’acqua fino alla rimozione dei punti, e seguire attentamente la terapia farmacologica prescritta per gestire dolore e prevenire infezioni. Controlli regolari post-operatori sono essenziali per monitorare la guarigione.
Considerazioni e rischi
Come per ogni intervento chirurgico, esistono rischi associati alla sostituzione delle protesi mammarie, inclusi rischi legati all’anestesia, infezioni e insoddisfazione per i risultati estetici. È fondamentale discutere apertamente le proprie aspettative e preoccupazioni con il chirurgo prima dell’intervento.
La sicurezza delle protesi in Italia
In Italia, la sorveglianza del mercato assicura la sicurezza delle protesi, con circa 55.000 impianti mammarie annuali tra il 2011 e il 2021. Il 63% di questi sono per scopi estetici, il 37% per ricostruzione. Si stima che 42mila pazienti ricevano un impianto all’anno. Nel 2020, sono state registrate 468 segnalazioni di incidenti, prevalentemente per rottura. La sicurezza delle protesi dipende da vari fattori chiave, come il processo produttivo avanzato e monitorato, l’utilizzo di silicone medicale di alta coesione, l’integrità fornita da involucri multi-strato, e la disponibilità di garanzie a lungo termine, inclusa la certificazione europea per dispositivi medici di classe III.
La decisione di sostituire le protesi mammarie è personale e deve essere presa dopo una riflessione approfondita e una discussione con un chirurgo estetico qualificato. Informarsi sui vari aspetti dell’intervento, dalle opzioni disponibili ai tempi di recupero, è essenziale per prendere una decisione informata e sentirsi a proprio agio con il percorso scelto.