Imparare a pesarsi in maniera corretta: ecco come si fa

bilancia

Pesarsi è un’azione banale, ma forse più difficile di quel che si immagini: per questo vale la pena di capire quando e come lo si deve fare. Ce lo insegna il dott. Mauro Meloni uno dei migliori professionisti per chi cerca un nutrizionista o dietista ad Udine.

Pesarsi tutti i giorni serve a poco o niente: questo è il punto di partenza da conoscere per avere dati utili e affidabili. Il consiglio degli esperti, infatti, è quello di pesarsi solo una volta alla settimana. Chi si pesa quotidianamente compie un errore per il semplice motivo che durante una stessa giornata il peso può variare in base a numerosi fattori, come per esempio le attività che si svolgono, quello che si mangia, il ciclo ormonale o addirittura le emozioni che vengono provate. Proprio per questo motivo una misurazione effettuata tutti i giorni rischia di condurre a interpretazioni sbagliate.

Come ci si pesa

È importante pesarsi senza vestiti addosso e farlo sempre lo stesso giorno della settimana e sempre alla stessa ora. L’ideale sarebbe farlo di mattina, circa quindici minuti dopo la sveglia e in ogni caso quando si è ancora a digiuno. È importante attendere un quarto d’ora dal risveglio perché in questo modo l’acqua ha la possibilità di distribuirsi in maniera omogenea in tutto l’organismo. Un altro suggerimento utile è quello di adoperare sempre la stessa bilancia, visto che l’utilizzo di dispositivi differenti può dare origine a dati diversi, anche se con scarti contenuti.

Che cosa fare sulla bilancia

Nel momento in cui si sale sulla bilancia, i piedi devono essere mantenuti paralleli. Questo accorgimento è utile per fare in modo che il peso del corpo si distribuisca in maniera uniforme. Mentre si procede con la misurazione, poi, bisogna mantenere la posizione eretta. Per esempio è sbagliato piegarsi in avanti per verificare il dato che compare sulla bilancia, in quanto si deve aspettare il termine della rilevazione. Il numero che viene visualizzato mostra il peso del corpo comprensivo del grasso, delle ossa, dei muscoli, dei liquidi del sangue. Questa precisazione, che può apparire banale, ha in realtà un senso, perché è fondamentale per capire che non sempre un calo o un aumento di peso equivalgono a una riduzione o a un incremento del grasso corporeo o della massa muscolare.

La dieta e la bilancia

Se si sta seguendo una dieta dimagrante, vale a dire un regime alimentare il cui scopo è quello di perdere peso, è inevitabile che in principio ci sia una riduzione di peso consistente. Tuttavia non è detto che questa sia dovuta a un calo della massa grassa, ma può dipendere anche da una perdita di liquidi. Al contrario, in presenza di un regime alimentare che si propone di garantire un aumento della massa muscolare, l’incremento di peso che ne deriva può non essere legato solo alla massa muscolare ma anche alla presenza di più liquidi nell’organismo. Quel che è certo è che quando si decide di cominciare a seguire una dieta è fondamentale essere pazienti e non aspettarsi di ottenere risultati immediati o comunque in tempi brevi. C’è bisogno, invece, di una prospettiva di lungo periodo. Per altro il peso non deve essere considerato il solo criterio da valutare per verificare l’efficacia del regime alimentare che si segue.

La scelta della bilancia

Ci sono in vendita diverse tipologie di bilance, alcune delle quali permettono di rilevare il peso e molti altri parametri, come per esempio l’indice di obesità, la percentuale e la massa muscolare, con una distinzione fra la percentuale di massa grassa e la percentuale di massa magra. A volte i dispositivi possono essere connessi al telefono con Bluetooth per garantire il tracciamento dei dati.